Vontobel AM spiega le ragioni dell’allontanamento dai listini americani dei titoli cinesi, che ora cercano casa a Hong Kong e Shanghai. Ora devono essere capaci di attrarre capitali esteri
Le tensioni USA-Cina sono state un catalizzatore che ha accelerato il processo di allontanamento delle aziende cinesi dal mercato azionario americano, dove sono presenti soprattutto con gli American Depository Receipts (ADR), anche perché Pechino sta finalmente mantenendo le promesse di aprire i mercati nazionali agli investitori stranieri rendendo le quotazioni locali più attraenti, soprattutto per le startup high-tech. Brian Bandsma, Portfolio Manager di Vontobel Asset Management, sottolinea che negli ultimi 20 anni le aziende cinesi erano state attratte dal mercato americano, con 150 ADR sui 400 di società estere quotati al NYSE e al NASDAQ, per un controvalore di oltre mille mld di dollari, proprio per la mancanza di un adeguato mercato dei capitali in patria.
APPEAL PER L’INVESTITORE GLOBALE
Sulla Borsa americana le aziende cinesi cercavano uno status appealing per l’investitore globale e la possibilità di raccogliere capitali sul NASDAQ, dove le start up tecnologiche possono sbarcare anche prima di produrre utili. Inoltre il listino tecnologico americano consente una struttura azionaria duale, che permette al fondatore di mantenere il controllo anche con meno del 50%. Il successo di Tencent, quotata a Hong Kong, ha ulteriormente reso evidente che per le aziende cinesi raccogliere capitali in USA non è una strada obbligata. L’esperto di Vontobel cita le recenti modifiche ai requisiti di quotazione introdotte a Hong Kong che hanno reso quel listino più simile al NASDAQ, soprattutto per le società internet.
Fonte: www.investing.com
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