L’Unione europea intende rivedere il mercato della Co2 per ridurre più rapidamente le emissioni che contribuiscono al riscaldamento globale, stabilendo un prezzo per l’inquinamento da trasporti navali e terresti e sistemi di riscaldamento negli edifici

 

 

La Commissione europea proporrà a luglio la più grande riforma del sistema di scambio di emissioni (Ets) da quando la politica è stata lanciata nel 2005. L’Ets costringe centrali elettriche, fabbriche e compagnie aeree che gestiscono voli europei ad acquistare permessi per l’emissione di Co2, creando un incentivo finanziario a ridurre l’inquinamento prodotto.

Le riforme rientrano in un pacchetto di misure che Bruxelles proporrà il 14 luglio, volto a raggiungere il target Ue di ridurre le emissioni di Co2 del 55% entro il 2030, dai livelli del 1990.

Una bozza delle proposte Ets mostra che la fornitura di permessi Co2 subirà una riduzione una tantum. L’ammontare dei permessi in entrata ogni anno nel mercato Ue delle emissioni di Co2 diminuirà anche a un ritmo più rapido, a partire dall’anno dopo l’implementazione delle riforme, si legge nella bozza, che però non specifica le tempistiche della riduzione del limite.

La proposta rafforzerà le “riserve di stabilità di mercato” dell’Ets, un meccanismo ideato per evitare un accumulo dei permessi in eccesso che potrebbe ridurre i prezzi del carbonio Ue.

 

 

Fonte:www.reuters.com