Come al solito, Benzinga continua a esaminare le prospettive di molti dei titoli più apprezzati dagli investitori. Ecco alcuni dei post più rialzisti e ribassisti della scorsa settimana che meritano un’altra occhiata
Settembre tende a rendere nervosa Wall Street e i mercati hanno chiuso in rosso la prima settimana completa del mese (sebbene accorciata di un giorno a causa del Labour Day). Ciò è dipeso principalmente da un calo del 2% circa del Dow Jones, sebbene anche l’S&P 500 e il Nasdaq non siano state da meno.
Con gli indici ancora abbastanza vicini ai massimi storici, le valutazioni azionarie sembrano tese al massimo e il mercato in generale non vede una correzione del 5% dall’ottobre dello scorso anno. A questo bisogna aggiungere le preoccupazioni per la variante Delta, l’inflazione, i colli di bottiglia della catena di approvvigionamento, la carenza di manodopera, l’astio politico… E le note dolenti per gli investitori non finiscono qui.
Va notato che Goldman Sachs (NYSE:GS) ha declassato le sue prospettive economiche per gli Stati Uniti la scorsa settimana, menzionando i timori di una minore spesa da parte dei consumatori, mentre Morgan Stanley (NYSE:MS) si aspetta un calo delle azioni fino al 15% entro la fine dell’anno. In effetti, Bank of America (NYSE:BAC) prevede che l’S&P 500 registri dei rendimenti negativi per tutto il prossimo decennio.
Fonte:www.benzinga.com
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