Intorno alle 10,10 le azioni ordinarie Tim cedono il 5,1% a 0,44 euro con circa 210 milioni di pezzi passati di mano
Tonfo in Borsa per i titoli della galassia Telecom Italia (MI:TLIT) con i trader che citano l’incertezza legata al processo di rete unica a seguito dei commenti di alcuni ministri del governo Draghi.
Intorno alle 10,10 le azioni ordinarie Tim cedono il 5,1% a 0,44 euro con circa 210 milioni di pezzi passati di mano, già sopra la media a 30 giorni calcolata su un’intera seduta di 164 milioni. Giù anche le risparmio (-4%). Da inizio anno le azioni Tim registrano comunque una crescita del 17% circa, grazie soprattutto al balzo delle ultime settimane.
Due giorni fa il ministro allo Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, ha detto che il governo farà una proposta in tempi brevi a Tim ed Enel (MI:ENEI), che è azionista di Open Fiber insieme a Cdp, per superare lo stallo e verificare la realizzabilità della rete unica. Ieri, il ministro dell’Innovazione Tecnologica, Vittorio Colao, ha sottolineato la necessità di trovare nel più breve tempo possibile una soluzione all’integrazione della rete fissa di Tim con quella di Open Fiber che garantisca una rapida ripresa delle attività di cablaggio della rete in fibra a banda larga, accennando anche a possibili piani B.
“Si tratta di notizie un po’ contrastanti e c’è un po’ di confusione legata al progetto di rete unica”, sottolinea un trader che aggiunge anche come il forte ribasso sia anche causato dalle scadenze tecniche che “esasperano le oscillazioni e sono anche un’occasione per vendere il titolo salito parecchio di recente”.
Gli analisti di Intesa Sanpaolo (MI:ISP) scrivono nel daily che “mentre l’impegno dei nuovi ministri per accelerare la creazione di una rete di banda larga appare chiara, come questo dovrebbe avvenire non lo è. Nello specifico non è chiaro se il percorso avviato dal precedente governo sarà seguito anche dal nuovo governo”.
Fonte:www.investing.com
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