Il blocco sta rivedendo il regolamento in linea con i target per contrastare il cambiamento climatico
I paesi dell’Unione europea cercheranno di estendere il sostegno del blocco ai progetti di gas naturale transfrontalieri, una posizione in contrasto con l’intenzione della Commissione europea di porre fine a simili finanziamenti.
È quanto emerge dalla bozza di un documento.
Le norme “TEN-E” dell’Unione europea definiscono quali progetti energetici transfrontalieri possono essere etichettati come Progetti d’interesse comune (Pci), dando loro accesso a fondi Ue e permessi concessi più rapidamente.
Il blocco sta rivedendo il regolamento in linea con i target per contrastare il cambiamento climatico, tentando di raggiungere zero emissioni nette di gas serra entro il 2050.
La Commissione ha proposto a dicembre le nuove norme TEN-E, che escludono infrastrutture dedicate al petrolio e al gas.
Gli stati membri Ue, che devono approvare il regolamento finale, intendono opporsi alla decisione, attraverso una proposta stilata dal Portogallo.
La bozza, consultata da Reuters, mostra che alcuni progetti a Malta e Cipro che al momento godono dello stato di Pci dovrebbero mantenerlo finché questi paesi non saranno completamente connessi alla rete europea del gas.
Ciò potrebbe assicurare il completamento del gasdotto Eastmed in Grecia, Cipro e Israele, per fornire all’Europa gas proveniente dal Mediterraneo orientale. Gli stati membri puntano a raggiungere una decisione definitiva sugli investimenti entro il 2022 e a completare il progetto entro il 2025.
La proposta, che sarà discussa la prossima settimana dagli ambasciatori Ue, dice anche che fino al 2030 gli investimenti per aggiornare i gasdotti per il trasporto d’idrogeno dovrebbero permettere di continuare il trasporto di gas naturale mescolato con l’idrogeno.
Il Portogallo non ha commentato. La lista Pci è rivista ogni due anni.
Fonte:www.tradingview.com
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