L’attenzione degli investitori è rivolta al tasso d’inflazione annuale degli Stati Uniti nel pomeriggio, mentre in serata verranno pubblicati i verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve

 

Intanto, fronte politico, continuano le tensioni tra Regno Unito e Unione Europea sull’accordo Brexit e il capitolo Irlanda del Nord. Ecco i cinque fattori principali che gli investitori seguiranno questo mercoledì:

Inflazione Usa

Alle 14:30 CEST verrà pubblicato l‘indice dei prezzi al consumo degli Stati Uniti per il mese di settembre, uno dei termometri della Federal Reserve (Fed) degli Stati Uniti, insieme al rapporto sull’occupazione e Pce, per valutare lo stato di salute dell’economia americana e la sua strategia di politica monetaria. Il consenso è per un’accelerazione del 5,3% su base annua.

Secondo gli analisti di Oanda, è possibile che una lettura oltre le previsioni “agiterà i nervi della Fed con rendimenti statunitensi più elevati, un dollaro USA più alto e azioni più basse”.

Verbali FOMC

In serata, alle 20:00 CEST, sarà il turno dei verbali dell’ultima riunione del Fomc, con il mercato che guarderà con la lente d’ingrandimento ogni indizio su contesto inflazionistico e valutazioni di politica monetaria, con l’aumento generalizzato dei prezzi di materie prime e beni di consumo che potrebbero indurre la Fed a iniziare il tapering entro fine anno secondo diversi osservatore.

Inoltre, martedì il FMI ha tagliato le previsoni di crescita globale e degli Stati Uniti citando come principali rischi i colli di bottiglia delle catene di approvvigionamento e la spirale inflazionistica che ne deriva, con ulteriori tensioni provenienti dal fronte variante Delta. Il Fondo ha inoltre avvertito che le banche centrali dovrebbero agire rapidamente sulla politica monetaria per controllare l’inflazione.

Johnson e UE

Il governo del Regno Unito ha inviato a Bruxelles un nuovo protocollo per l’Irlanda del Nord, fondamentale nell’accordo per l’uscita del Paese britannico dall’Unione europea, nonostante lo stesso accordo sia stato approvato e rettificato dal Parlamento inglese.

Bruxelles, dal canto suo, ha già affermato che non accetterà la nuova proposta la quale, tra le altre cose, vuole negare il controllo giuridico di Bruxelles sull’Irlanda del Nord, punto che secondo l’Ue è inamovibile dall’accordo di uscita. Bruxelles, tuttavia, ha detto di essere disposta a rivedere la barriera doganale attualmente in atto tra Londra e Belfast.

Fonte:www.investing.com