I future dell’oro segnano un calo dello 0,7% a 1.915,60 dollari alle 00:19 ET


Il prezzo dell’oro scende negli scambi della mattinata asiatica di questo giovedì, mentre il dollaro si rafforza. Lo stallo delle trattative negli USA su uno stimolo per il COVID-19 continua a supportare il biglietto verde.

I future dell’oro segnano un calo dello 0,7% a 1.915,60 dollari alle 00:19 ET (4:19 GMT).

L’oro è sceso negli scambi del mattino, mentre il dollaro si rafforza, con gli investitori che scelgono la valuta rifugio contro la crescente probabilità che non ci saranno misure di aiuti per il COVID-19 prima delle elezioni USA del 3 novembre. Il rapido aumento di nuovi casi di coronavirus in Europa sta contribuendo a supportare il dollaro, con l’applicazione di nuove restrizioni.

Negli Stati Uniti, i negoziati sullo stimolo per il COVID-19 sono fermi: la Presidente della Camera dei Rappresentanti Nancy Pelosi ed il Segretario al Tesoro Steven Mnuchin non sono riusciti a raggiungere un accordo sui dettagli di un eventuale pacchetto.

Il Segretario al Tesoro Steven Mnuchin ha affermato: “L’orologio non si fermerà … Direi, a questo punto, che riuscire ad elaborare qualcosa prima delle elezioni e farlo entrare in vigore sarà difficile, considerato il livello a cui siamo con i dettagli, ma cercheremo di continuare a risolvere queste questioni”.

I casi di COVID-19 in Europa continuano a salire nelle maggiori economie, con Germania, Regno Unito e Francia che iniziano ad applicare ulteriori restrizioni, come la chiusura delle scuole e l’introduzione di lockdown locali. La minaccia per la ripresa economica ha spinto gli investitori verso il biglietto verde ed altri investimenti rifugio, riducendo la propensione al rischio.

Le miniere mondiali produrranno 3.368 tonnellate di oro quest’anno, con un crollo del 4,6% dal 2019, toccando il minimo di 5 anni, ma i prezzi dei lingotti più alti contribuiranno ad aumentare la produzione dell’8,8% ad un record di 3.664 tonnellate nel 2021, secondo quanto reso noto ieri da Metals Focus.

La probabile proroga delle discussioni su un accordo commerciale per la Brexit hanno contribuito a spingere giù il metallo prezioso: le trattative tra Regno Unito ed UE saranno infatti probabilmente estese oltre la data di scadenza del 15 ottobre fissata dal Primo Ministro britannico Boris Johnson.

 

 

 

Fonte:www.investing.com