James Beaumont e Nuno Teixeira, di Natixis Investment Managers Solutions, delineano nel breve periodo uno scenario di crescita nonostante le criticità legate alla crisi energetica e ai colli di bottiglia dell’offerta

 

 

I dati che arrivano dalle principali economie continuano a mostrare solidità. Recentemente, qualche segnale di rallentamento della crescita, anche se da livelli di partenza molto alti, insieme a un’inflazione più elevata, hanno innescato qualche timore di stagflazione, che si può però considerare fuori luogo. La crescita dovrebbe mantenersi robusta fino al 2022, mentre l’inflazione si potrebbe attestare ad un tasso superiore a quello pre-pandemico. Il tutto grazie a una politica che dovrebbe mantenere il suo sostegno, mentre la fiducia è alimentata dai risparmi dei consumatori e dai bilanci sani delle aziende.

E’ la convinzione espresso in un commento da James Beaumont e Nuno Teixeira, di Natixis Investment Managers Solutions. Guardando oltre la crisi energetica, secondo i due esperti emerge un’interessante interazione tra politiche energetiche verdi e ESG, il mismatch domanda-offerta generati dalla pandemia, e sviluppi geopolitici di varia natura, da OPEC+ alla Russia, ad altri fattori. Questo rende probabile che i mercati dell’energia rimangano ‘tirati’ per un po’ di tempo, specialmente quello del gas naturale, ma Natixis IM crede che l’economia in senso ampio dovrebbe essere in grado di resistere.

 

 

Fonte:www.financialounge.com