Le opzioni più radicali sembrano tolte definitivamente dal tavolo e gli investitori cominciano ad anticipare un 2021 di ripartenza, sostenuto da politiche di supporto con la Fed a fare da garante imparziale
Ma chi ha vinto davvero? Risposta facile, hanno vinto i mercati. Nella settimana in cui gli americani sono finalmente andati a votare, Wall Street ha messo a segno il miglior risultato dagli anni ’30 in coincidenza con un’elezione presidenziale. E chi ha perso? Anche qui la risposta è facile e contiene anche la ragione della prima. Oltre a Trump, ha perso sicuramente l’ala più estrema del partito democratico, che ha la faccia della speaker della Camera Nancy Pelosi e dei ‘socialisti’ Dem, da Bernie Sanders a Elizabeth Warren fino alla Ocasio-Cortez. Certamente non la faccia di Kamala Harris, nota tra i Dem anche con il nomignolo dispregiativo di ‘The Cop’, il poliziotto, che si era guadagnata le antipatie liberal da procuratore generale della California, schierandosi contro la richiesta di dichiarare incostituzionale la pena di morte. La Harris coltiva ambizioni presidenziali sin da luglio del 2017, come segnalato allora proprio su Financialounge.com e si è sempre tenuta abbastanza alla larga dalle posizioni più estreme dei Dem.
I REFERENDUM IN CALIFORNIA E ILLINOIS
Altri segni che l’elettorato americano non ha sposato il radicalismo di sinistra arrivano da due Stati a stragrande maggioranza democratica, la California e l’Illinois, che insieme al voto presidenziale si sono espressi in due distinti referendum su richieste avanzate proprio dai Dem, che quei due stati li governano. Nel Golden State è stata bocciata la richiesta di costringere Uber (NYSE:UBER), Lyft (NASDAQ:LYFT) e altri operatori della GIG Economy ad assumere stabilmente il personale finora utilizzato come ‘contractor’ esterni. Voto che ha fatto schizzare Lyft da 22 a quasi 30 dollari e Uber da 33 a quasi 45 dollari. In Illinois, lo Stato di Obama, è stata invece bocciata la proposta, anche qui del governo Dem, di abolire la ‘flat tax’ vigente con una ‘fair tax’ progressiva sui redditi. Il quadro si potrebbe completare a gennaio con un Senato che resta repubblicano a seguito dei ballottaggi. Infatti nella colonna dei vincitori, insieme a Biden, potrebbe finire anche il leader repubblicano del Senato Mitch McConnell, che è stato prontissimo a promettere al presidente in pectore una transizione ‘pacifica’.
Fonte:www.investing.com
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