Intesa Sanpaolo (MI:ISP) si prepara a staccare nella giornata odierna una cedola di 0,0996 euro per azione, come approvato nella scorsa assemblea degli azionisti del 14 ottobre, per un ammontare complessivo di 1,935 miliardi (distribuzione il 20 ottobre)

 

 

Aggiungendosi ai 694 milioni di dividendi cash distribuiti a maggio, il pagamento odierno porta il complessivo 2020 ad un payout ratio del 75% sui 3,505 miliardi di utile netto consolidato adjusted, in linea con il piano di impresa 2018/2021 della banca dell’Ad Carlo Messina.

Se si rapporta la cedola al prezzo del titolo della vigilia dell’assemblea, il dividend yield è pari al 4%, mentre se lo si confronta con l’importo unitario di 3,57 centesimi di euro pagato a maggio, il dividend yield complessivo sul 2020 risulta pari a 5,4%.

Inoltre, la banca piemontese ha in mente un’ulteriore cedola di 1,4 miliardi da pagare il prossimo il 24 novembre 2021 sotto forma di interim-dividend, come annunciato da Messina a seguito dell’assemblea, con la capacità della banca di remunerare “significativamente gli azionisti” che è stata resa possibile “dalla nostra elevata redditività”, e “dalla notevole solidità dei livelli patrimoniali”, ha detto il Ceo.

A seguito del dividendo da 1,93 miliardi, Bank of America (NYSE:BAC) ha alzato la stima sul dividendo per azione 2021 da 0,24 a 0,25 euro, spiegando a Milano-Finanza che “negli ultimi 10 anni Intesa ha generato total return cumulati del 200%, superando l’ampia maggioranza delle banche europee”.

 

 

Fonte:www.financialounge.com