La speculazione è antica come le montagne. La conclusione da trarre sulla storia di GameStop
Il gioco di Davide contro Golia forse è andato oltre le intenzioni di chi lo ha iniziato e ha aperto un nuovo filone da tenere sotto osservazione, ricordando però che alla fine contano i fondamentali
La speculazione è antica come le montagne. La conclusione da trarre sulla storia di GameStop, la cui fine resta da scrivere, la prendiamo a prestito da un noto blogger finanziario americano, ma aggiungiamo anche che questa volta si è scritto un nuovo capitolo, firmato dall’ex runner di Boston Keith Gill che nel ruolo di Davide contro Golia si è guadagnato la prima pagina del WSJ e di altri grandi media non solo finanziari. Il meccanismo resta quello di tutte le bolle, che si possono gonfiare al rialzo o al ribasso: parte un treno di guadagni facili ed è corsa a saltarci sopra per scendere subito dopo con un bel malloppo, fino a che il treno non si schianta contro il muro della realtà, vale a dire dei fondamentali economici, e chi non è riuscito a saltare giù in tempo si fa male.
ESPLOSIONE OLTRE LE ATTESE
È successo in tutte le bolle che si sono succedute nei secoli, da quelle dei tulipani in Olanda nella prima metà del 1600 o quella dei Mari del Sud un secolo dopo, in cui restò incastrato nientemeno che lo scopritore della legge di gravità Isacco Newton, fino a quelle di Internet e dei mutui subprime. La novità introdotta da Gill, che comunque da anni si era convertito da runner a analista di mercato con la certificazione di ‘Chartered Financial Analyst’, è stata di aver ingegnerizzato il processo, utilizzando anche derivati come le opzioni, allargandolo a una dimensione di massa grazie a piattaforme come Reddit. Lo stesso Gill, che si era posizionato al rialzo su GameStop al rialzo sin dal 2019, ha confessato che non si aspettava gli effetti esplosivi al rialzo dell’ultima settimana di gennaio.
Fonte:www.investing.com
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