Il processo utilizzato dalla società neozelandese prevede diverse fasi e la prima consiste nel “prelevare materiale di scarto” per poi essere “macinato in una consistenza simile alla sabbia”
Con l’aumento dei rifiuti elettronici, alcune aziende stanno sviluppando soluzioni alternative per estrarre i preziosi materiali presenti nei cellulari, nei tablet o nei computer portatili, utilizzando anche i microbi come alleati
Arrivano dalla natura i nuovi alleati nella sfida per il riciclaggio dei rifiuti elettronici, attività sempre più necessaria visto il preoccupante aumento dei rifiuti elettronici. Dalla Nova Zelanda, infatti, la Mint Innovation ha elaborato un nuovo sistema che prevede l’utilizzo di microbi col fine di recuperare i preziosi materiali presenti negli apparati tecnologici come telefoni cellulari, tablet, computer portatili o smartwatch.
IL PROCESSO DI ESTRAZIONE
Il processo utilizzato dalla società neozelandese prevede diverse fasi e la prima consiste nel “prelevare materiale di scarto” per poi essere “macinato in una consistenza simile alla sabbia”, spiega alla CNBC Ollie Crush, direttore scientifico dell’azienda. “La ragione per cui lo facciamo è che dobbiamo assicurarci di esporre tutto il metallo contenuto all’interno ad un successivo processo di lisciviazione chimica”, ha aggiunto.
Fonte:www.investing.com
Devi essere connesso per inviare un commento.