I ricavi sono cresciuti del 21,5% a 6,64 miliardi di dollari, superando le previsioni di 6,57 miliardi di dollari e le aspettative degli analisti di 6,63 miliardi di dollari

 

Le azioni di Netflix (NASDAQ:NFLX) hanno chiuso ad un nuovo massimo storico di oltre 586 dollari, dopo un aumento giornaliero del 16,85%.

Gli investitori hanno accolto con favore il rapporto sugli utili del quarto trimestre nettamente migliore del previsto, oltre a forti aspettative e per il resto dell’anno.

Di conseguenza, Netflix ha aggiunto 8,5 milioni di abbonati nel quarto trimestre, in crescita rispetto ai 6 milioni previsti in ottobre, grazie ai forti contenuti e alla pandemia che continua a colpire gran parte del mondo.

I ricavi sono cresciuti del 21,5% a 6,64 miliardi di dollari, superando le previsioni di 6,57 miliardi di dollari e le aspettative degli analisti di 6,63 miliardi di dollari. Il margine operativo è stato del 14,4% rispetto alle previsioni del 13,5 per cento e la società ha registrato un utile per azione di 1,19 dollari, in calo rispetto a 1,30 dollari dell’anno scorso.

Oltre a queste cifre già eloquenti, gli investitori di Netflix si sono dimostrati entusiasti del fatto che la società ha dichiarato che non avrebbe più avuto bisogno di indebitarsi per finanziare le sue operazioni.

Per quanto riguarda l’anno in corso, Netflix prevede di aggiungere 6 milioni di nuovi abbonati nel primo trimestre del 2021, per un aumento dei ricavi del 23,6% dopo i recenti aumenti dei prezzi negli Stati Uniti e in altre regioni.

Goldman Sachs alza il target su Netflix

Vale la pena notare che queste eccellenti cifre hanno suscitato una pronta reazione da parte di Goldman Sachs Group (NYSE:GS), che ha rivisto il suo obiettivo per il titolo già ieri sera.

Confermando la sua raccomandazione di acquisto, la banca ha annunciato che ora punta a un obiettivo di 12 mesi a 710 dollari, rispetto ai precedenti 670 dollari. Questo rappresenta un potenziale di rialzo di oltre il 21%.

Infine, la banca sottolinea che i principali rischi che potrebbero mettere in discussione queste previsioni favorevoli riguardano il costo dei contenuti, l’ingresso di nuovi concorrenti, l’espansione internazionale, l’esposizione ai mercati emergenti e il fabbisogno di capitale.

 

Fonte:www.investing.com