Venerdì NY chiude in bellezza: S&P 500, +0,75%

 

 

Venerdì la seduta a New York si è chiusa in bellezza, con un progresso dell’ S&P 500 dello 0,75% che è anche il settimo di seguito. Non solo, si tratta anche di 7 chiusure record di seguito.

Il Labour market report USA di Giugno è a prima vista assai benigno, ed in grado di tranquillizzare sullo stato dell’economia americana. I nuovi occupati hanno superato le attese, grazie a balzi nelle categorie viaggi e ricreazione, e educazione. La salita dei salari in questi ambiti mostra chiaramente che a ostacolare maggiori progressi è l’offerta scarsa. Il mercato ha preso il dato di disoccupazione come un segnale che non c’è pressione sulla FED e così i tassi sono scesi, con il 10 anni treasury schiantato a 1.42%, minimo da inizio marzo scorso. La reazione dei tassi ha temporaneamente bloccato il rally del $, che ha ceduto moderatamente terreno.

Sul fronte macro, news non proprio positive. Debolezza nei sottoindici con i new orders caduti di 4 punti a 50.5 (anche se gli export orders sono tornati a crescere marginalmente + 0.6 a 50.3).  E’ evidente l’impatto dei nuovi focolai nel Guangdong. In forte rallentamento anche le pressioni sui prezzi dei servizi. Malissimo anche l’India,  che ha mostrato  livelli di contrazione dei servizi più  bruschi da un anno a questa parte.

L’apertura europea è avvenuta con un tono incerto. Meglio Eurozone: i numeri aggregati sono stati rivisti al rialzo di 0.3 (massimo dal 2006)

Nel pomeriggio, con l’America chiusa, i mercati hanno mostrato la consueta price action erratica e inconcludente. Ha fatto eccezione il  petrolio, lanciato sui nuovi massimi dalla notizia che il meeting OPEC odierno è stato  rinviato a data da destinarsi.

 

 

Fonte:www.financial.com