L’effetto Fed si è invece fatto sentire venerdì a Wall Street, dove S&P e Nasdaq hanno chiuso toccando nuovi massimi storici in rialzo rispettivamente dello 0,9% e 1,2%, con Dow Jones al +0,7%
Futures timidi in Europa nonostante il discorso accomodante arrivato venerdì dal presidente della Federal Reserve Jerome Powell, il quale ha fatto intendere come la riduzione degli stimoli monetari avverrà “con cautela” e “in maniera graduale”.
Verso le 08:30 CEST, i futures indicano il DAX poco sotto la parità, il CAC in calo di 5 punti, il FTSE MIB a +37 punti al test importante dei 26.000 punti, e lo Stoxx 50 a +4. Londra resta chiusa per Bank Holiday.
Le dichiarazioni di Powell non hanno trovato riscontri importanti nell’Asia/Pacifico, con Nikkei in rialzo dello 0,6% in chiusura, ASX 200 in positivo dello 0,2, mentre e Hang Seng e Shanghai Composite perdono entrambi lo 0,1%.
“Non c’è dubbio che Powell abbia usato un approccio accomodante, rispetto ai prezzi e al posizionamento di mercato”, ha scritto in una nota Chris Weston, head of research di Pepperstone Financial Pty. Weston rimane “positivo sul rischio per ora”, ma ha aggiunto che un rallentamento dell’economia globale e la normalizzazione della politica della Fed “rimane una minaccia per le prospettive sul medio termine”.
Lato macro, arriveranno l’indice di fiducia economica, delle imprese, dei servizi e dei consumatori dell’Eurozona alle 11:00 CEST, con inflazione preliminare tedesca nel pomeriggio (14:30 CEST). Il rilascio più atteso della settimana è previsto venerdì, quando
Sul fronte dei dati, gli investitori sono ora in attesa dei libri paga non agricoli statunitensi per agosto in scadenza venerdì, poiché Powell ha affermato che la Fed terrà d’occhio anche il miglioramento del mercato del lavoro.
Fonte:www.investing.com
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