La Banca del Giappone e la Banca d’Inghilterra annunceranno le loro rispettive decisioni di politica monetaria domani

Il dollaro scende negli scambi asiatici di questo mercoledì, gli investitori sistemano le proprie posizioni in vista dell’esito del vertice di politica monetaria della Federal Reserve.

L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,03% a 93,085 alle 21:57 ET (2:57 GMT), cancellando parte dei guadagni precedenti. Il cambio USD/JPY va giù dello 0,15% a 105,28.

La Fed si riunirà nel corso della giornata ed annuncerà la sua decisione di politica monetaria, la prima da quando il Presidente Jerome Powell ha annunciato un approccio più rilassato nei confronti dell’inflazione in occasione del simposio di Jackson Hole del 27 agosto. Ci si aspetta che tale decisione, che dovrebbe persistere per qualche tempo, possa indebolire il biglietto verde, con l’introduzione di ulteriori misure di stimolo.

Tuttavia, qualche investitore non la pensa allo stesso modo.

La Banca del Giappone e la Banca d’Inghilterra annunceranno le loro rispettive decisioni di politica monetaria domani.

Il cambio AUD/USD sale dello 0,12% a 0,7309 e la coppia NZD/USD va su dello 0,01% a 0,6722.

La coppia USD/CNY scende dello 0,15% a 6,7699. Lo yuan continua a crogiolarsi nei dati economici di ieri da cui è emersa una crescita della produzione industriale e delle vendite al dettaglio su base annua, segnale di una continua ripresa economica in Cina dal COVID-19. I dati hanno anche incoraggiato le speranze degli investitori sulla ripresa globale dalla pandemia.

Il cambio GBP/USD sale dello 0,22% a 1,2915.La sterlina è in salita sulla scia dei dati sull’occupazione di ieri migliori del previsto, nonché dell’opposizione alla proposta di legge che violerebbe il trattato sulla Brexit con l’Unione Europea (UE). Il Regno Unito pubblicherà una raffica di dati relativi al mese di agosto, compreso l’indice sui prezzi al consumo, nel corso della giornata.

 

 

 

Fonte:www.investing.com