Per i mercati emergenti la crisi da Covid-19 non è da sprecare ma ora è indispensabile un approccio Esg. Scenari sempre favorevoli al credito anche dopo il voto Usa

 

 

MAI SPRECARE UNA BUONA CRISI

La pesantezza di una crisi varia da persona a persona e da paese a paese. Nell’anno del Covid-19, la performance del credito emergente è stata più solida del previsto. Sia gli indici corporate che sovrani hanno ottenuto rendimenti positivi da inizio 2020. E da qui in avanti, l’elemento chiave di differenziazione tra i vari Paesi emergenti saranno i meccanismi che verranno adottati per affrontare la situazione, vale a dire, la qualità delle politiche e la capacità di gestire le sfide fiscali dei prossimi 12 mesi. L’analisi di Polina Kurdyavko, Head of Emerging Market Debt di BlueBay Asset Management, illustrata nell’articolo “Perché per i mercati emergenti il Covid è una crisi “da non sprecare” sottolinea come sia stata gestita la pandemia. Un numero alto di Paesi è stato in grado di adottare misure di allentamento quantitativo e provvedimenti a sostegno di aziende e consumatori, che si riflettono in indici PMI in solida ripresa solida, mentre l’aumento del debito è inferiore a molti Paesi sviluppati. Kurdyavko prevede che quasi un quarto dei mercati emergenti potrebbe chiudere l’anno con una crescita annua del Pil positiva.

 

 

 

Fonte:www.investing.com