A una serie di restrizioni nazionali, il governo affiancherà misure calibrate su base territoriale, a seconda della gravità dell’epidemia in ciascuna regione
L’evoluzione “molto preoccupante” dell’epidemia da coronavirus in Italia spinge il governo ad adottare un nuovo pacchetto di misure restrittive, il quarto in meno di un mese, per allentare la pressione sugli ospedali e salvaguardare la salute.
Recatosi alla Camera con due giorni d’anticipo sulla data programmata per le sue comunicazioni, il premier Giuseppe Conte ha illustrato le linee principali del decreto (dpcm) che l’esecutivo varerà tra oggi e domani.
A una serie di restrizioni nazionali, il governo affiancherà misure calibrate su base territoriale, a seconda della gravità dell’epidemia in ciascuna regione.
“Il prossimo dpcm individuerà tre aree corrispondenti ad altrettanti scenari di rischio… l’inserimento di una regione in una delle tre aree avverrà con ordinanza del ministero della Salute e dipenderà esclusivamente dal coefficiente di rischio raggiunto dalla regione”, ha detto il premier.
Nell’ultima parte della scorsa settimana l’Italia ha registrato circa 30.000 contagi al giorno, localizzati specialmente nelle regioni del nord, Lombardia in primis, ma diffusi anche al sud, con la Campania oltre quota 3.000.
A preoccupare il governo non sono per il momento i reparti di terapia intensiva, che ospitano pazienti pari a “poco più della metà dei posti letto attivati”, dice Conte, quanto piuttosto “il crescente, preoccupante affollamento nei restanti reparti, con particolare riguardo alle terapie sub-intensive e all’area medica” segnalato dagli ultimi monitoraggi sulla rete ospedaliera.
“Esiste un’alta probabilità che 15 regioni superino la soglia critica in terapia intensiva nel prossimo mese”, ha aggiunto il premier.
SPOSTAMENTI REGIONALI E ‘COPRIFUOCO’
Niente lockdown nazionale, almeno per adesso. Saranno le regioni a più elevata criticità a subire limitazioni agli spostamenti in entrata e in uscita, “salvo comprovate esigenze lavorative, motivi di studio o di salute, situazioni di necessità”, ha detto Conte.
Con gli ultimi dpcm approvati, ciascuna regione aveva già facoltà di imporre misure più stringenti sul proprio territorio e diversi governatori avevano abbinato alla chiusura serale di bar e ristoranti, decisa su base nazionale, anche limiti agli spostamenti serali.
Il ‘coprifuoco’ sarà adesso nazionale, ha lasciato intendere il premier a Montecitorio, senza specificare nel dettaglio l’orario entro cui sarà obbligatorio fare ritorno a casa.
Il nuovo provvedimento, ha sottolineato il premier, potrebbe contenere anche un divieto d’apertura dei centri commerciali nei fine settimana e un aumento – forse fino al 100% – della didattica a distanza nelle scuole superiori per diminuire al massimo la circolazione negli orari di punta.
Il limite di capienza sui trasporti pubblici locali, finora fissato all’80%, diminuirà al 50%.
Fonte:www.investing.com
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