La Fed aggiornerà le proiezioni per le previsioni economiche e dei tassi di interesse, il cosiddetto “dot plot” che includerà le prime previsioni per il 2023
Ecco tutto quello che c’è da sapere per iniziare la settimana:
1.Vertice della Fed
La Fed, che terminerà il vertice di politica monetaria di due giorni questo mercoledì, dovrebbe indicare delle piccole variazioni dopo aver adottato un nuovo approccio il mese scorso per quanto riguarda il raggiungimento dell’obiettivo di inflazione del 2%. La decisione della Fed di tollerare periodi con un’inflazione più elevata significa che effettivamente i tassi di interesse resteranno bassi più a lungo.
La Fed aggiornerà le proiezioni per le previsioni economiche e dei tassi di interesse, il cosiddetto “dot plot” che includerà le prime previsioni per il 2023.
“Credo che i punti riguardanti il 2023 saranno quelli più attesi in assoluto”, ha dichiarato Jon Hill, rate strategist presso BMO Capital Markets.
Il Presidente della Fed Jerome Powell ha dichiarato questo mese che sebbene la Fed manterrà il piede sull’acceleratore della politica monetaria, i politici dovranno fare la loro parte, in quanto la mancanza di un nuovo pacchetto fiscale rappresenta una fonte di preoccupazione per gli investitori.
2. Attesi dati sul vendite al dettaglio e richieste di sussidio
Prima dell’annuncio della Fed di mercoledì, gli USA rilasceranno i dati sulle vendite al dettaglio di agosto. Si prevede un aumento dell’1% su base mensile ed il dato darà un importante quadro sull’impatto della fine dei sussidi extra di disoccupazione sulla spesa dei consumatori.
Gli operatori attenderanno inoltre i dati di giovedì sulle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione. Il numero delle nuove richieste è salito a livelli elevati la scorsa settimana, indicando che la ripresa del mercato del lavoro dal COVID-19 è ferma mentre si esauriscono gli aiuti finanziari alle imprese e ai disoccupati.
3. La volatilità del mercato azionario potrebbe continuare
Alcuni investitori temono che la volatilità della scorsa settimana – che ha fatto scendere del 10% il Nasdaq dai suoi massimi ed ha colpito gli altri indici – sia solo l’inizio di un selloff più esteso che getterà i mercati fuori strada dopo un rally che dura da sei mesi.
Ma altri investitori considerano i cali recenti come un consolidamento positivo dopo un’impressionante rally di 5 mesi dell’S&P 500 spinto da un piccolo gruppo di aziende tech e da forti stimoli fiscali e monetari.
Gli analisi di Bank of America Global Research hanno notato che settembre tende ad essere il mese più debole dell’anno, con le azioni in salita per meno della metà delle volte e il ritorno medio dell’ S&P 500 a -1%.
I dati della banca mostrano anche che il mercato tende a scendere nelle settimane precedenti alle elezioni per poi risalire in seguito.
4. Fuochi d’artificio per la Brexit
Il governo britannico inizierà a discutere della legge interna questo lunedì e sebbene il Primo Ministro Boris Johnson abbia una maggioranza di 80 poltrone, lo scontento interno potrebbe mettere a dura prova la sua leadership.
La decisione di presentare una legge che violerebbe l’attuale accordo di uscita, e che contravviene apertamente alla legge internazionale, potrebbe far crollare le possibilità di un accordo commerciale post-Brexit ed avviare un’azione legale dall’Unione Europea.
Gli analisti diMorgan Stanley hanno portato al 40% dal 25% le probabilità che GB e UE finiscano per fare scambi secondo i termini della World Trade Organization.
La sterlina ha perso già il 4% questo mese, scambiata a 1,28 dollari, ma il rischio totale potrebbe non essere stato considerato.
5. Banche centrali
La Fed ha deciso di tollerare l’inflazione più elevata, impegnandosi di fatto a tenere la politica allentata; questo mette le altre banche centrali in una posizione scomoda. A meno che non decidano di seguirla, gli effetti del dollaro debole contro le loro valute potrebbe minacciare le loro riprese economica e le loro previsioni di inflazione.
La scorsa settimana la Banca Centrale Europea ha deciso che l’euro forte non è ancora un problema. Ma la BCE e le omologhe di Gran Bretagna e Giappone che si incontreranno questa settimana potrebbero essere costrette a seguire la Fed nel lungo termine.
Non si prevedono variazioni di politica monetaria dalla Banca del Giappone o dalla Banca d’Inghilterra . Ma la BoE potrebbe decidere di prolungare il programma di acquisti di bond per sostenere un’economia colpita dagli effetti della pandemia e della Brexit.
La BoJ intanto dovrà concertarsi con il primo ministro, e probabilmente sarà Yoshihide Suga, che di recente ha chiesto alla banca di lavorare con il governo.
Fonte:www.investing.com
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