Seduta complicata per i listini europei dopo il tonfo di ieri di Wall Street. Piazza Affari, sostenuta anche dal rialzo di Ferrari, prova a reggere insieme a Madrid. In negativo le altre Borse del Vecchio Continente
La Borsa Usa ha registrato la peggiore seduta da giugno 2020: il Dow Jones ha perso il 3.94%, l’S&P 500 il 4,32% e il Nasdaq il 5,16%.
Gli analisti danno ormai per certo un rialzo di 75 punti base nella riunione Fed della prossima settimana, ma i futures sui Fed Fund indicano un 35% di possibilità che il rialzo possa essere di un punto percentuale. In generale, il mercato sta ora prezzando un approdo dei tassi Fed al 4,25% per l’inizio del primo trimestre.
L’inflazione resta il problema principale per i mercati. In giornata è arrivato il dato sull’inflazione del Regno Unito, con una crescita del 9,9% anno su anno ad agosto, meno rispetto al 10,4% atteso dal consensus. Rimanendo in tema dati, alle 11 è in arrivo la produzione industriale di luglio dell’Eurozona, mentre dagli Usa sono attesi i prezzi di produzione di agosto alle 14,30.
Torna a salire il gas sul Ttf di Amsterdam. I contratti di ottobre viaggiano poco sopra i 200 euro al megawattora in attesa del discorso di Ursula Von der Leyen, presidente della Commissione europea, sullo stato dell’Unione. L’energia sarà sicuramente uno dei temi principali e sono attese novità sul tetto al prezzo del gas e sul contributo di solidarietà delle aziende energetiche. Petrolio in calo di mezzo punto percentuale con il Brent novembre a 92,6 dollari al barile e il Wti ottobre a 86,8 dollari al barile, mentre l’euro torna a perdere terreno sul dollaro e torna sotto la parità.
La Borsa di Tokyo segue la scia di Wall Street e il Nikkei perde il 2,78%. Tra i titoli, in calo Honda, nonostante l’annuncio di voler raggiungere la neutralità carbonica per il settore delle due ruote entro il 2040 e di voler lanciare almeno dieci modelli elettrici di moto entro il 2025. Perde terreno anche Hong Kong a -2,5% a poco dalla chiusura, mentre Shanghai limita le perdite a -0,8%.
Fonte:www.financialounge.com
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