Stabile lo spread del rendimento fra i titoli di Stato decennali italiani e tedeschi intorno ai 96 punti base

 

 

Avvio negativo a Piazza Affari, vittima di realizzi dopo un ciclo di diverse sedute positive consecutive. Nella notte chiusura negativa per le borse asiatiche e Wall Street, mentre il rendimento dei Treasuries Usa a 10 anni si è portato a 1,71%, i massimi da 14 mesi.

Pesante il calo del prezzo del petrolio, con un tonfo del 7% e con il Brent tornato sotto i 63 dollari al barile, bruciando quattro settimane di rialzi fra i timori che la domanda mondiale non sarà in grado di stare al passo con le attese.

Stabile lo spread del rendimento fra i titoli di Stato decennali italiani e tedeschi intorno ai 96 punti base.

“Oggi c’è un po’ di ritracciamento, ma i movimenti sono un po’ esasperati dalla scadenze dei futures su azioni e opzioni”, osserva un trader.

Tra i titoli in evidenza:

Le dichiarazioni del Ceo di Unipol (MI:UNPI), Carlo Cimbri, che ha raffreddato le ipotesi di una fusione tra Banco Bpm (MI:BAMI) e Bper (MI:EMII), di cui è principale azionista, affermando che è difficile che possa avvenire entro l’anno, fanno scivolare sia Bper (-2,7%) sia Banco Bpm (MI:PMII)(-1,2%), salite di recente proprio su attese di M&A. Stornano anche le big Unicredit (MI:CRDI) e Intesa Sanpaolo (MI:ISP) con ribassi intorno all’1%.

Tonfo per Telecom (MI:TLIT) italia (-5,1%), giù anche le risparmio (-3,9%). Ieri il ministro dell’Innovazione Tecnologica Vittorio Colao ha detto che è necessario che si trovi nel più breve tempo possibile una soluzione sulla cosiddetta rete unica, ovvero l’integrazione della rete fissa di Tim con quella di Open Fiber, accennando anche a possibili piani B. Un trader parla di notizie contrastanti, “c’è un po’ di confusione sulla rete unica”.

Rimbalza Enel (MI:ENEI) (+1,44%) dopo i risultati definitivi annunciati ieri e la cedola 2020. “L’utile e il dividendo sono sopra le attese e c’è più visibilità sulle politiche future”, osserva un trader.

Il forte ribasso del prezzo del petrolio tira giù tutto il settore con Eni (MI:ENI) e Saipem (MI:SPMI) in flessione dell’1,3%.

Infine recupera dai minimi di avvio seduta Poste Italiane (MI:PST) che si muove piatta dopo l’annuncio del piano strategico al 2024.

 

 

 

Fonte:www.investing.com