In uno studio diffuso in giornata, la Bce scrive che un euro digitale potrebbe aiutare in scenari in cui i cittadini abbandonano il contante


La Banca centrale europea deve prepararsi a emettere un euro digitale per integrare le banconote “se e quando” sarà necessario.

Lo ha detto il membro del board Bce Fabio Panetta.

Le principali banche centrali stanno studiando la creazione di valute digitali ufficialmente autorizzate per soddisfare la domanda di mezzi di pagamento elettronici e resistere alla concorrenza di Bitcoin e altre criptovalute.

In uno studio diffuso in giornata, la Bce scrive che un euro digitale potrebbe aiutare in scenari in cui i cittadini abbandonano il contante, subentrano forme estere di moneta elettronica o altri mezzi di pagamento diventano indisponibili.

“Dovremmo essere pronti a emettere un euro digitale se e quando gli sviluppi intorno a noi lo renderanno necessario”, ha detto Panetta in un post sul blog che accompagna lo studio. “Ciò significa che dobbiamo già prepararci”.

La Bce si è data tempo fino alla metà del prossimo anno per decidere se portare avanti il progetto, che è ora aperto alla consultazione pubblica.

Uno dei principali timori è che questa forma di denaro possa sostituire i depositi tradizionali, svuotando le banche commerciali e togliendo spazio a soluzioni private.

Nel rapporto, la Bce scrive che i depositi in euro digitali sarebbero probabilmente limitati e soggetti almeno in parte al tasso di interesse della Bce sui depositi, al momento -0,5%.

Idealmente sarebbero offerti dal settore privato, piuttosto che dalla stessa Bce, si legge.

La Riksbank svedese sta testando la corona elettronica da mesi e anche la Banca popolare cinese sta portando avanti una prova su una piattaforma di ride-hailing.

Ma l’uso del contante è ancora prevalente in Germania e in altri paesi della zona euro, e il che significa che un’ipotetica valuta digitale della banca centrale (Cbdc) potrebbe rivelarsi meno attraente nella zona euro.

La Federal Reserve statunitense, la Bank of Japan e la Bank of England hanno tutte espresso cautela riguardo alla possibile introduzione di Cbdc.

 

 

Fonte:www.investing.com