Il mercato spera negli “effetti speciali” della Bce di Lagarde. America in navigazione verso l’era Biden. Economia globale in recupero, ma l’Europa continua a faticare
PER L’EUROZONA ENNESIMA SETTIMANA STORICA
Per le istituzioni europee si apre l’ennesima settimana cruciale. Si comincia con la Bce che giovedì 10 presenterà la sua revisione strategica della politica monetaria, la seconda della sua storia e la prima dal lontano 2003, anno del passaggio delle consegne dall’olandese Wim Duisenberg al francese Jean-Claude Trichet, quando venne stabilito che l’obiettivo di stabilità dei prezzi consisteva in un’inflazione ‘vicina ma inferiore’ al 2%. Interpretandolo alla lettera, il predecessore di Draghi alzò due volte i tassi nel 2010 proprio mentre stava per esplodere la crisi del debito. Sette anni dopo tocca a Christine Lagarde ridefinire gli obiettivi di politica monetaria, è probabile che includa fattori di sostenibilità ESG nella definizione di stabilità monetaria ed è possibile che cerchi per questa via di ‘stiracchiare’ il mandato della Bce anche ai temi occupazione e crescita, che a differenza della Fed americana oggi non rientrano nei suoi compiti. Il mercato si aspetta ovviamente altro, vale a dire ‘effetti speciali’ su allungamento temporale e estensione dimensionale dei vari programmi di sostegno, a cominciare dal PEPP, qualche argine al rafforzamento dell’euro, e magari anche un via libera alle banche per tornare ai dividendi. La ‘storica’ settimana europea prosegue venerdì 11, quando inizia una due giorni di summit UE per cercare di sbloccare il veto di Polonia e Ungheria al bilancio comunitario di 1.800 miliardi, senza i quali il Recovery Fund non va da nessuna parte.
Fonte:www.investing.com
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