AllianceBernstein ritiene che gli obiettivi sempre più ampi delle politiche monetarie e la tolleranza sul crescente livello dei debiti pubblici stiano preparando il terreno all’arrivo di una nuova era inflazionistica
Già lo scorso anno AllianceBernstein aveva maturato la convinzione che il mondo stia per entrare in una nuova era inflazionistica, in parte perché il Covid-19 ha spinto ulteriormente il debito governativo oltre il punto di non ritorno, e in parte per la velocità con cui sono stati messi in campo l’attivismo fiscale e il finanziamento semi-monetario. Gli esperti della grande casa d’investimento si dicono inoltre colpiti dal consensus che si sta formando intorno all’idea che l’indebitamento non sia più così importante: i policymaker in USA ed Europa hanno sostenuto enormi pacchetti di stimolo, indipendentemente dai limiti di spesa o dai divieti ai finanziamenti monetari, mentre la politica monetaria e quella fiscale sono sempre più integrate tra loro.
I NUOVI OBIETTIVI DELLE BANCHE CENTRALI
Darren Williams, Director—Global Economic Research, e Guy Bruten Chief Economist—Asia-Pacific, di AllianceBernstein, ritengono per questo che i nuovi obiettivi che si pongono le banche centrali aprano le porte al ritorno dell’inflazione. Le banche centrali si trovano a dover gestire numerose sfide, come disuguaglianza, cambiamento climatico e gestione del debito, e gli esperti di AllianceBernstein si chiedono tenere sotto controllo l’inflazione rimarrà ancora l’obiettivo primario, per rispondere che, con l’evolversi delle priorità, l’inflazione è destinata a muoversi nettamente al rialzo. Fino a poco fa il compito delle banche era mantenere la stabilità dei prezzi, ma oggi sono state coinvolte su molti fronti, e se l’inflazione diverrà solamente uno dei tanti obiettivi, c’è il rischio che venga messo da parte per focalizzarsi su tematiche più pressanti.
Fonte:www.financialounge.com
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